Claudio Quarenghi presidente del cenacolo dialettale ‘Al Fogoler’ intervistato da Pietro Liberati
Ho conosciuto Claudio Quarenghi durante la presentazione del libro “Al ben di nòstar vèc” che l’Associazione ha distribuito a missionari mantovani avvenuta durante la Fiera Millenaria di Gonzaga di qualche anno fa. Rimasi colpito più che dai testi e dalla mole del lavoro di ricerca svolto insieme al coautore Franco Ferrari, dalla recitazione di alcuni brani del libro … e da allora che cerco di intervistarlo. Tra il lavoro ed i molteplici impegni reciproci fino ad oggi non c’era stata la possibilità di farlo. Un incontro casuale qualche giorno fa e finalmente possiamo parlare con relativa calma dei suoi ultimi lavori, della presidenza del Fogoler e un po’ di se stesso.
Un pensiero ed un saluto, magari in dialetto, rivolto ai mantovani sparsi per il mondo che leggono queste pagine ….
Vi saluto cordialmente e chissà se in un futuro ci si possa anche incontrare con alcuni di voi, “stè ben e cume as dis a dli me bandi arvedas…”. (State bene e come si dice dalle mie parti Arrivederci…) dalla lontana Mantova, vi saluta con un abbraccio Claudio Quarenghi
Grazie Claudio, ti auguriamo di poter concretizzare presto i tuoi progetti che senz’altro meritano maggior attenzione anche da parte delle istituzioni locali per salvaguardare quell’immenso patrimonio che è la cultura popolare.
Pietro Liberati
Breve curriculum di Claudio Quarenghi
- Claudio Quarenghi nasce a Montagnana nel 1952. Si trasferisce con la famiglia in tenera età nel comune di Porto Mantovano (Mantova) dove risiede tuttora.
- Si avvicina alla poesia dialettale nel 1981, nello stesso anno entra a far parte del Cenacolo Dialettale Mantovano “al Fogolèr”.
- Da subito si appassiona allo studio della lingua, alla ricerca e all’inserimento di parole desuete.
- Dal 1994 al 1998 e dal 2008 a tutt’oggi ricopre la carica di presidente del Cenacolo Dialettale Mantovano “al Fogolèr”..
- Numerosi sono i riconoscimenti ottenuti in concorsi di poesia, collocandosi ai primi posti, oppure ottenendo premi speciali e segnalazioni. Tra i più prestigiosi;
- “Berto Barbarani dell’Accademia Catulliana di Verona” 1989,
- 1° premio “Concorso Circolo Operaio Paganini” di Rovereto 1999 (Trento),
- 2° premio “Penna d’argento” Gromo (Bergamo) 2009.
- Dal 2008 fa parte dell’associazione A.N.PO.S.DI., (Associazione Nazionale Poeti e Scrittori Dialettali) di Roma, dove ricopre la carica di delegato regionale della Lombardia.
- Sue composizioni sono apparse su diverse antologie.
- Nel 2000 da alle stampe “Al ben di nòstar vèc”, raccolta di orazioni in dialetto mantovano in collaborazione con Franco Ferrari, (coautore). Presentato alla fine dell’anno giubilare, diventa un successo immediato, a oggi ne sono state prodotte tre ristampe. L’ultima delle quali, in collaborazione con la Regione Lombardia insieme all’associazione “Mantovani nel mondo”, la quale ha spedito i libri nelle comunità mantovane sparse per il mondo.
- Nel 2002 collabora alla ristampa della guida pratica “Lèşar e scrìvar in dialet”, per facilitare la lettura e la scrittura del dialetto mantovano.
- Molte sono le pubblicazioni di raccolte poetiche che lo ha visto curatore e correttore delle stesse.
- Nel 2008 da alle stampe la sua prima raccolta di poesie in dialetto dal titolo “I senter a dla memòria”,
- Marzo del 2009, da alle stampe “La pasiun ad Cristo”, 14 poesie, tante sono le stazioni della Via Crucis, ispirate ai fatti più salienti della settimana Santa.
L’impegno verso la lingua dialettale lo vede occupato quasi quotidianamente, con la speranza che quest’ultima non cada nel dimenticatoio della storia.