Associazione Mantovani nel mondo

Rino Zandonai direttore della Trentini nel Mondo tra i passeggeri del tragico volo dell’Air France Rio de Janeiro – Parigi

Rino Zandonai ,direttore della Trentini nel MondoRino Zandonai è tra i passeggeri del tragico volo Rio de Janeiro – Parigi dell’Air France.  Preghiamo per lui.

Nella giornata di ieri una terribile notizia ha sconvolto la mia giornata: la notizia che l’amico carissimo Rino Zandonai, direttore della Trentini nel Mondo, era tra i passeggeri dell’aereo scomparso in mare dell’Air France sulla rotta Rio de Janeiro-Parigi. Notizia confermatami sia dalla Vice Presidente dei Trentini nel Mondo Maria Carla Failo e successivamente dal Vice Presidente dell’AMM Antonello Confente, residente a Rio de Janeiro.

Ho quindi informato il Presidente dell’UNAIE Narducci come me incredulo e scosso da questo tragico evento. Man mano che le notizie arrivavano dalle agenzie di stampa, è apparso evidente che difficilmente ci sarebbero stati superstiti. Ciò nonostante ho invitato tutti gli amici a pregare affinchè anche l’ultima speranza non si spegnesse. Un atteggiamento di speranza assunto anche dagli amici dei Trentini nel Mondo perchè chi conosce  Rino sa infatti che non si puo’ accettare la morte inaspettata di una persona di così grande valore morale. Vogliamo tutti sperare sino alla Marconcini.Milani.Zandonai in recente incontro a Mantovafine di ogni ragionevole logica e dubbio. Rino era ed è una persona speciale, dolcissimo e sempre disponibile, un vero educatore che per anni ha dato tanto con umiltà alla causa degli italiani all’estero e ai tanti giovani discendenti italiani e trentini nel mondo. So che Rino non vorrebbe tanto clamore su di lui, non vorrebbe tanti comunicati celebrativi sul suo impegno… ci direbbe allargando le braccia che il modo migliore è andare avanti cristianamente nel solco della solidarietà e dell’azione sociale a favore dei nostri italiani all’estero. Rino non amava mettersi in vista e da eterno ragazzo, si divertiva nel presentarsi a tutte le manifestazioni ufficiali senza giacca e cravatta con sgargianti maglioni colorati. Rino è sempre stato un nostro amico, seguendo sin suoi nei primi passi l’Associazione dei Mantovani nel Mondo, e sostenendola nella sua azione e venendo diverse volte alla nostra Festa dell’Emigrante. Faccio fatica caro Rino a non lasciarmi prendere dall’emozione e dallo sconforto dopo averti visto ed abbracciato solo una decina di giorni fa, faccio fatica ad accettare che tu non ci sia più. Ho tanti momenti e tanti ricordi vissuti con te. Ho le foto del nostro viaggio in Sicilia per la Festa dei Siciliani nel Mondo di due anni fa e soprattutto ho vivissimo il ricordo del nostro ultimo recentissimo viaggio, fatto insieme, per andare a Lucca alla riunione dell’Unaie. Eri felice e sereno, Ci siamo salutati certi che ci saremmo rivisti a breve. Ora sono invece nervosamente in attesa dei vari comunicati che la televisione ogni tanto ci dà. A breve la vicenda non farà più notizia e verrà consegnata solo al dolore di amci e familiari delle vittime. Mi ha indignatola mancanza di notizie, mi sono arrabbiato per una versione dei fatti contraddittoria su di un aereo che doveva essere tra i più sicuri del mondo e per una compagnia come l’Air France che dovrebbe dare le massime garanzie. Possibile che il destino debba spegnere tragicamente la vita di 238 persone per una “somma di imprevedibili circostanze” come recita un arido comunicato dopo essere passati dalla versione del fulmine e poi a quella del cortocircuito. Non si più cosa dire Forse per questo ho pensato che l’unica cosa da fare era ed è pregare per Rino e per tutte le persone coinvolte in questo tragico evento.

Ho fatto una grande fatica a scrivere queste poche righe su di lui ma egli merita di essere conosciuto da tutti . Vi sono degli italiani di cui dobbiamo essere fieri. Rino lavorava a tanti progetti di cooperazione dalla Bosnia al Brasile, senza che i mass media che ne esaltassero le molteplici attività. Ve ne sono tanti in giro per il mondo di italiani così..  e per questo che nonostante tanta sfiducia amo ancora questo paese.. perchè vi sono persone che nella loro normalità lavorano per il prossimo e si fanno onore facendo del bene con umiltà… Rino era o meglio è uno di quelli…

Daniele Marconcini
Presidente dei Mantovani nel Mondo Onlus
Vice Presidente Nazionale dell’UNAIE (Unione Nazionale delle Associazioni
Immigrati ed Emigrati)

Tragedia aerea nell’Oceano Atlantico. Un Airbus di Air France con a bordo 216 passeggeri e 12 membri dell’equipaggio, in volo da Rio de Janeiro a Parigi, è scomparso dagli schermi radar la scorsa notte, sull’Atlantico, dopo circa tre ore di volo. “Siamo senza dubbio di fronte a una catastrofe – ha detto l’amministratore delegato della compagnia, Pierre-Henry Gourgeon – siamo vicini alle famiglie, di cui condividiamo il dolore”. E tra le persone a bordo c’erano almeno dieci italiani, secondo quanto rivelato dal capo dell’unità di crisi della Farnesina, Fabrizio Romano.
Di quattro dei nostri concittadini si conosce l’identità. Tre sono trentini, ed erano in viaggio con l’associazione Trentini del mondo: Rino Zandonai, direttore dell’associazione; il consigliere regionale Giambattista Lenzi (Upt); Gianni Zortea, sindaco di Canal S.Bovo. A bordo c’era anche Claudia Degli Esposti, dipendente della Regione Emilia Romagna che era andata in Brasile per un progetto di collaborazione in occasione di una fiera del settore tessile nel Paranà. Secondo la ricostruzione ufficiale, il comandante – a metà strada tra le coste brasiliane e quelle africane – ha comunicato di aver attraversato una “zona burrascosa con forti turbolenze” alle 4 del mattino (ora italiana) e alle 4.14 è stato ricevuto il suo ultimo messaggio automatico, che “indicava un’avaria elettrica”. Come ha confermato l’amministratore delegato: “L’aereo probabilmente è precipitato nell’Atlantico. E ancora non è possibile stabilire se le condizioni meteorologiche hanno contribuito all’incidente”. L’aereo era decollato da Rio de Janeiro alle 19 del 31 maggio (ora brasiliana, mezzanotte ora italiana) e avrebbe dovuto atterrare al Charles de Gaulle alle 11.10 del 1 giugno . La compagnia francese ha precisato che sul volo Af 447 risultano complessivamente 228 persone: 216 passeggeri e 12 membri dell’equipaggio. Tra i passeggeri 26 uomini, 82 donne, 7 bambini e un neonato. Tra le nazionalità, in prevalenza brasiliani (80 persone) e francesi (73). Le autorità francesi. Il presidente Nicolas Sarkozy appena è stato informato ha “chiesto al governo e alle amministrazioni coinvolte di fare tutto il possibile per ritrovare la traccia dell’aereo e fare al più presto luce sulle circostanze della scomparsa”. Nel pomeriggio, poi, il capo dello Stato si è recato all’aeroporto di Parigi: “Le prospettive di ritrovare qualche sopravvissuto sono estremamente deboli – ha detto – non “non c’è alcun elemento preciso su ciò che può essere successo”. Intanto, la Francia ha chiesto al Pentagono l’assistenza dei satelliti militari di osservazione e di ascolto statunitensi per cercare di localizzare l’airbus scomparso. “La notizia del tragico incidente, con un pesantissimo costo di vite umane, tra cui quelle di alcuni italiani, mi ha profondamente colpito”. Lo scrive il presidente della Repubblica Napolitano in un messaggio inviato a Sarkozy: “In questo momento così triste… desidero esprimerle a nome mio personale e di tutto il popolo italiano l’espressione del più sentito cordoglio”.

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